Be curious. Find out. Do something

Oggi è l’ultimo giorno della Fashion Revolution week, iniziativa globale che nasce per sensibilizzare le persone riguardo al tema delle filiere produttive del mondo della moda.

Una call to action per incoraggiare milioni di persone a essere curiose e consapevoli su come vengono prodotti i vestiti che indossano. Per questo forse ti sarai accorta che da una settimana a questa parte moltissimi utenti sui social hanno condiviso foto come quella qua sopra con un capo d’abbigliamento indossato al contrario, accompagnata dall’hashtag #WhoMadeMyClothes (letteralmente, chi ha fatto i miei vestiti) per chiedere alle case produttrici chi realizza i capi da loro venduti.

Numerosi brand dell’industria della moda operano in modo poco trasparente, sfruttando i lavoratori e danneggiando l’ambiente. La situazione, giunta a un punto di non ritorno, necessita una vero e proprio cambio di passo. “Per quanto possiamo amare la moda, non vogliamo i nostri vestiti a costo della vita delle persone o del nostro Pianeta” cita il sito Fashionrevolution.org.

Proprio così, e siccome tutti nel nostro piccolo possiamo dare un contributo, ecco una lista di cose che puoi fare tu per dare un senso concreto alla #fashionrevolution.

1. Punta sulla qualità Il primo consiglio che mi sento di dare è questo: compra meno e meglio. Prediligi la qualità alla quantità. In questo modo avrai la garanzia di un prodotto migliore, che tendenzialmente durerà di più. Impara a conoscere i diversi tipi di tessuto e orientati verso materiali costituiti da fibre naturali come cotone, lino, seta e lana. Scegli i pezzi essenziali su cui ruota il tuo abbigliamento e investi su questi, naturalmente in base alle tue possibilità. Per questi capi permettiti di scegliere la miglior qualità e magari aspetta il periodo dei saldi per trovare offerte più vantaggiose.

2. Dai seconda vita ai vestiti Rinnova un vecchio capo. Se qualcosa non ti piace più portalo dalla nonna, zia o sarta per migliorarlo e renderlo di nuovo utilizzabile. A volte capita di cambiare taglia o di stufarsi di un modello senza riuscire a buttarlo o regalarlo. Allora perché non donargli nuova vita? Una modifica anche piccola può davvero fare la differenza. Un vestito dal taglio antico può trasformarsi in una gonnellina, una camicia over size da uomo può diventare un vestitino! Ecco qualche DIY di ritocchi che ho fatto ai miei vestiti 😉

3. Mercatini vintage Acquistare nei mercatini vintage, nei negozi di seconda mano o nei charity shop (molto popolari in Inghilterra) oltre che divertente può essere una fonte di ispirazione. In questi luoghi infatti si possono trovare capi di ogni epoca da mixare fra loro per uno stile unico e personalizzato: quasi impossibile da realizzare acquistando nelle grandi catene dove tutto è standardizzato e impersonale. Le offerte sono molte e – con un po’ di fortuna e fiuto – non è raro scoprire pezzi davvero pregiati.

4. Donazioni “Your trash is someone’s treasure” per citare un celebre modo di dire inglese. Ebbene sì: ciò che per te è privo di valore, per altri è un tesoro. Allora perché non donare i vestiti ancora buoni (non quelli consumati) che non usi più? Anziché farli invecchiare nell’armadio regala un sorriso a chi non può permettersi un cambio di guardaroba ad ogni stagione. Esistono numerose associazioni serie che si occupano della raccolta e dello smistamento dei capi di abbigliamento da evolvere in beneficenza. Ti sentirai più leggero ma arricchito.

5. Swap Rinnova il tuo guardaroba senza comprare nuovi vestiti organizzando uno swap party con le tue amiche. Spesso ci stanchiamo di un capo anche se ancora in buone condizioni. Per questo scambiarsi i vestiti può rappresentare un modo simpatico per aggiungere qualcosa di nuovo al nostro guardaroba liberandoci di pezzi che finirebbero in fondo all’armadio. Una combinazione win-win da provare subito con le amiche o organizzandola attraverso i social network.

6. App Siamo nel ventunesimo secolo e uno dei benefici delle tecnologie è anche questo, la possibilità di fare rete e…business in rete! Esistono infatti diverse applicazioni (come ad esempio Shedd o Depop) dove è possibile vendere i propri vestiti. È semplicissimo: scatta la foto al capo incriminato, riporta la taglia, decidi il prezzo, pubblica e aspetta di essere contattato da una futura cliente. Nel frattempo evita di acquistare tutto ciò che ti appare in bacheca o ti ritroverai punto a capo, sommersa dai vestiti! 😀

Non rimanere immobile, il cambiamento parte da ciascuno di noi!