Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua.
Elemento fondamentale per la nostra sopravvivenza eppure il modo in cui trattiamo le nostre risorse idriche è imbarazzante.
Sapevate ad esempio che la discarica più grande al mondo è nel Pacifico?
In mezzo all’oceano esiste un’isola di rifiuti di plastica la cui estensione è doppia rispetto a quella degli Stati Uniti. Si stima che entro il 2050 nel mare ci saranno più oggetti in plastica che pesci.
La plastica non si decompone. Si rompe, si rimpicciolisce, diviene microplastica ma non sparisce. Può essere riciclata, vero. Ma solo per un numero ridotto di volte, poi perde qualità e diventa inutile. Ancora non si è trovato il modo per smaltirla. Tutta la plastica prodotta dall’uomo sino ad oggi è ancora intorno a noi. Nelle discariche, nei mari e nello stomaco dei pesci che poi finiranno sulle nostre tavole.
Possiamo fare qualcosa?
Sì, una borraccia e una busta di stoffa riutilizzabile possono evitare una quantità incredibile di bottigliette e sacchetti usa e getta. In media in Italia consumiamo 300 sacchetti e 240 bottiglie da litro a testa, all’anno.
Per approfondire
Per scoprire di più sull’argomento:
- Vivere zero waste, qualche spunto di riflessione
- VIDEO – zero waste, consigli per principianti
- 7 mosse per avvicinarsi allo zero waste (cose semplici e poco impegnative che ciascuno può mettere in atto a partire da oggi stesso)
- 6 idee concrete per dare un senso alla fashion revolution
Insieme è più facile 🙂