Ultimo post di questa serie e ho quasi già nostalgia. La quinta R si concentra sulla riduzione in compost degli scarti organici prodotti, tramite un processo di decomposizione.
Ridurre in compost
Il compost altro non è che un mix di rifiuti alimentari e residui del giardino come erba e rami secchi.
Il compostaggio degli scarti organici permette di ottenere un concime fertile fatto in casa. È utile quindi sia per ridurre i rifiuti organici prodotti, che per creare un concime da mischiare alla terra per rinvigorire le nostre piante o il terreno dell’orto.
Lo si può avviare in un qualsiasi ambiente esterno, che sia un giardino o un balcone.
Non tutti i rifiuti sono adatti al compost, anzi, alcuni potrebbero comprometterne la qualità. Ecco un breve schema di cosa fare/non fare quando si vuol compostare:
Sí:
– verdura/frutta/gusci d’uovo
– carta bianca (non patinata)
– scarti di tè/tisane/infusi/fondi di caffè
– foglie/erba/rametti/fiori appassiti
No:
– verdure cotte: solo se in piccole quantità perchè possono attirare animali
– bucce di agrumi: molto lente a decomporsi
– Latticini, scarti animali come carne e pesce anche se cotti
– fazzoletti usati: spesso sono rivestiti da un film di plastica per diventare indistruttibili
– farmaci scaduti
– tessuti e stoffe: impiegano molto tempo a decomporsi
– piante infestanti: possono resistere al processo di decomposizione e infestare l’orto una volta distribuito il concime sul terreno o dentro ai vasi di piante
– plastica (nemmeno la bio-plastica)
– lettiere: possono provocare la diffusione di malattie
La proporzione dovrebbe essere 50/50 fra scarti da giardino e rifiuti prodotti in casa. Dopodiché non resta che aspettare qualche settimana affinché il processo di decomposizione abbia prodotto il concime da utilizzare come fertilizzante per le piante o per l’orto.
Ci hai mai provato?
Per approfondire
Rifiutare, piramide dello zero waste
Ridurre, piramide dello zero waste
Riusare, piramide dello zero waste
Riciclare, piramide dello zero waste
Fonte: http://www.ideegreen.it