Oggi voglio condividere con voi tre modalità di struccaggio alternative ai classici dischetti in cotone usa e getta.

Panno in cotone, spugna di Konjac e pad in lattice, tre prodotti diversi con due caratteristiche comuni: durano nel tempo (quindi risparmio economico e zero sprechi) ed esercitano una azione esfoliante delicata che stimola il microcircolo e aiuta a purificare la pelle e renderla luminosa. Tutti e tre sono consigliati per persone con incarnato spento e impurità sul viso.

Panno in cotone

Partiamo da quello che uso di più: il panno in cotone. Ecologico perché può essere riutilizzato per tantissimo tempo, basta averne cura e lavarlo spesso in modo da mantenerlo sempre pulito.

Quello che utilizzo io è firmato Glov. Si tratta di guanto struccante molto morbido che si attiva semplicemente con l’acqua. Basta inumidirlo e passarlo sul viso per rimuovere il make up.

Ottimo anche per la pulizia mattutina, senza struccante per detergere il viso in modo delicato, mentre alla sera io preferisco utilizzarlo in combinazione con il latte o il gel detergente in modo da non dover strofinare troppo, specie sugli occhi dove frizioni eccessive possono provocare rughe e stressare la pelle molto delicata del contorno occhi. La morbidezza del guanto è dovuta alle sue fibre 30 volte più sottili rispetto a quelle di cotone.

Ricorda che il viso va pulito in profondità sia la sera – per rimuovere ogni traccia di trucco, smog e polvere – ma anche al mattino perché di notte la pelle produce olio, rilascia sudore e le cellule si rigenerano.

Questo panno mi piace perché, pur esercitando una lieve esfoliazione che favorisce la microcircolazione, rimane delicato sulla pelle e non irrita la zona del contorno occhi. È indicato per ogni tipo di pelle, comodo e veloce, dopo l’utilizzo lo appendo ad un gancio in bagno in modo da farlo asciugare senza rischio di proliferazione batterica. Per me un ottimo prodotto!

Sulla confezione spiegano che la durata è di circa tre mesi. Io lo sto usando quotidianamente da giugno ed è ancora in ottime condizioni. Lo sciacquo ogni giorno con acqua e un sapone neutro, mentre solo ogni tanto lo lavo in lavatrice con il programma per i capi delicati (massimo 40 gradi).

L’ho acquistato sullo shop online di PrettyApple al costo di 16 euro su suggerimento di @naturecobeauty che ringrazio tanto.

Spugna di Konjac

Amore a primo utilizzo per questa spugnetta magica creata dalle radici della pianta di Konjac. È 100% naturale e biodegradabile.

Si presenta inizialmente dura, secca, sembra quasi una pietra pomice ma bastano pochi secondi a contatto con l’acqua per farla gonfiare e renderla soffice e morbida. Anche lei può essere usata da sola sulla pelle struccata per completare la skin routine ed esfoliare il viso in modo delicato, oppure in combo con un prodotto struccante.
Io la uso con il gel detergente, ne basta davvero pochissimo perché la spugna tende a rendere il prodotto molto schiumoso.

Parto dalle gote con movimenti circolari verso l’alto, proseguo sulla zona T a partire dalla fronte fino al mento e concludo con un veloce massaggio anche sul collo. Il tutto per circa 2/3 minuti massimo. La pelle risulta liscia e luminosa per effetto dell’azione leggermente esfoliante. Dopo l’utilizzo va strizzata delicatamente – ancora meglio se la tamponi con un panno/asciugamano per far uscire più acqua possibile – e poi appesa in modo da farla asciugare all’aria.

Importante
  • quando la strizzi non stropicciarla per non danneggiare le fibre naturali. Usa i palmi per essere più delicata
  • ricorda di appenderla dopo ogni utilizzo perché in genere le spugne sono un ambiente favorevole per la proliferazione dei batteri. Lasciarla appoggiata al lavandino fa si che sotto rimanga umida e favorisce la propagazione di microbi (che poi verranno trasferiti sul viso)

Può essere utilizzata quotidianamente ed essendo molto delicata è adatta anche per pelli acneiche. Io in questo periodo ho la pelle molto sensibile quindi non la uso ogni giorno e preferisco alternarla per non stressare il viso con troppi trattamenti.

Esistono vari tipi di spugna Konjac e solitamente si riconoscono dal colore: verde per pelli miste, bianca per pelli normali e nera per pelli grasse. Sono poi in commercio anche spugne  di Konjac più grandi adatte anche alla pulizia del corpo.

Attualmente ne sto utilizzando una verde per pelli miste acquistata in Giappone. Quando inizia a sbriciolarsi significa che è il momento di cambiarla (solitamente dopo 3/4 mesi).

Pad in lattice

Altro oggetto che può aiutare a detergere il viso sono i dischetti in silicone. Comodissimo in viaggio perché, a differenza dei due prodotti sopra, si asciuga subito e non c’è il rischio di umidità, muffe o batteri.

Può essere usato con il latte struccante, l’olio o con il gel detergente e va passata sul viso umido, sempre con movimenti circolari. Da usare almeno 2/3 volte la settimana per circa due minuti. Le sue punte massaggianti flessibili svolgono una delicata azione esfoliante ed è proprio grazie a questi piccoli dentini morbidi, che dopo l’utilizzo la pelle risulta levigata.

Lo trovo pratico e maneggevole grazie alla forma ergonomica che ne facilità l’impugnatura e alla sua estremità ventosa che permette di farlo aderire a tutte le superfici del bagno.

Lo vendono ovunque in profumeria e anche da Tiger, a volte addirittura lo regalano con l’acquisto di determinati prodotti. Dura all’infinito e per pulirlo basta un po’ di acqua ossigenata e ogni tanto è bene disinfettarlo con dell’alcol puro.

Per approfondire
  • 7 errori comuni da evitare se vuoi una pelle perfetta
  • Ecco una lista di cose semplici che ho iniziato a fare quando ho cominciato a ripensare le mie abitudini in un’ottica più attenta all’ambiente.

2 comments on “Struccarsi in modo sostenibile, senza produrre rifiuti”

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